Zagato Car Club, 50esimo raduno Internazionale col botto
Una intrigante Rover TCZ del 1967, il prototipo mai entrato in produzione e tuttora unico esistente, arrivato per l’occasione da Londra. Una delle sole due Fiat 132 Aster mai prodotte, vincitrice peraltro della sua classe di “Ruggenti Geometriche” al concorso d’eleganza dell’evento: di lei e delle sue linee ardite era presente al 50esimo raduno dello Zagato Car Club anche l’autore, il designer di automobili Marco Mittino, che ha fatto parte della giuria assieme al carrozziere Mario Galbiati, a lungo collaboratore di Zagato, all’artista Max Robino e della giornalista Laura Ferriccioli. Ancora, parlando di rarità assolute si è aggiudicata la sua classe di “Grintose Speciali” la Lancia Fulvia Sport Spider del 1968, un esemplare unico di grande pregio restaurato dal proprietario Guido Lamperti insieme al figlio Luca, presente alla tre giorni (17-19 giugno).
È stato un evento davvero stracolmo di rarità, questo raduno a cifra tonda dello Zagato Car Club, fondato nel 1979 e presieduto da Guido Portinari, con 500 soci in diversi Paesi. Tutte vetture spettacolari, contraddistinte dallo stile insuperabile della celebre Z con la saetta. C’era di che lustrarsi gli occhi non solo grazie alle 26 auto selezionate per il contest ma in generale in tutto il parterre dell’evento, formato da 45 bellezze. Tra loro anche un altro esemplare unico, stavolta il rifacimento di una one-off: un’unica racer Lancia Aprilia Aerodinamica del 1938 di cui l’esemplare originario non esiste più.
Si sono viste diverse Fiat Abarth 750 Zagato, di cui una Bialbero che ha vinto nella classe delle “Spericolate Corsaiole”, e ben quattro Lancia Flavia Sport Zagato, tutte in splendida forma. Oltre a una meravigliosa Lancia Flaminia Sport, una Appia Sport e diverse Lancia Fulvia Sport, fra le quali è stata vincitrice della categoria “Filanti Aerodinamiche” una 1300 conservata di colore verde. Una delle Fulvia, bianca, è di Maura Zagato – nipote di Ugo – che l’ha guidata alla manifestazione, cui ha partecipato insieme al fratello Luca. Mentre Andrea Zagato, attuale CEO dell’azienda, ha preso parte alla mattinata di domenica al Grand Hotel Villa d’Este di Cernobbio, sul Lago di Como, dove si è celebrato il gran finale dell’evento con una esposizione delle finaliste, una breve conferenza e le premiazioni. Il Best of Show? Niente meno che una Fiat 8V, vale a dire un’altra rarità superlativa, carrozzata da Zagato negli anni Cinquanta.
Tra le personalità del mondo dell’automobile presenti, anche l’ingegnere Giordano Casarini, che per la grande firma milanese di car design ha lavorato diversi anni. Nei giorni precedenti si sono tenute le prove di regolarità, con i premi assegnati sabato alla cena di gala, e si è svolto il tour che ha toccato località della Lombardia come Monza, con una sfilata delle partecipanti sulla sopraelevata, e Como, con una visita al Centro Canottieri e un giro del Lago. Altri premi riservati ai soci hanno poi riguardato un concorso fotografico indetto all’interno del Club, dove si percepisce una calorosa aria amichevole e quasi familiare, di bella coesione e senso di appartenenza alla Saetta. Dopo essere stato rimandato per due anni di fila a causa della pandemia, il 50esimo raduno annuale del sodalizio è tornato così a onorare alla grande, con una bella festa internazionale (il 30 per cento delle vetture è arrivato dall’estero), le immense creazioni che Zagato ha saputo dare al mondo.