Dolomitando 2022
Domenica 31 luglio si è svolto il raduno Dolomitando organizzato dall’Historic Club Schio che ha portato i centauri di motociclette prodotte dagli anni Sessanta agli anni Novanta del secolo scorso attraverso i percorsi della Grande Guerra. Il motogiro ha preso l’avvio dal museo Museo Bonfanti-Vimar di Romano d’Ezzelino (Vicenza) e ha visto una trentina di motociclisti alla guida di motoveicoli di varie epoche e marche: BMW, Cagiva, Ducati, Honda, Laverda, Moto Guzzi, Piaggio, Pilgrim e Suzuki.
Accompagnati da una giornata sole e da temperature piacevoli, i motociclisti sono saliti in sella per conquistare i 1.776 metri di Cima Grappa dove, al Rifugio Bassano, hanno sostato per consentire ai veicoli di raffreddarsi e agli uomini di ritemprarsi. I partecipanti hanno quindi vistato il Sacrario Militare e la Caserma Milano, ripercorrendo il tragico destino che si compì in questi luoghi.
Poco prima di pranzo, la carovana ha ripreso il viaggio in direzione Seren del Grappa passando a fianco del complesso fortificato delle Scale di Primolano e raggiungere la meta del pranzo presso la Birreria da Cornale, dove le gustose portate e la cornice dello sport sulle due e quattro ruote, hanno allietato la compagnia. Dopo il caffè e non troppo appesantiti, i centauri si sono diretti a Valstagna per percorrere, pur con strada aperta al traffico, la prova speciale Valstagna-Foza (definita l’Università del Rally) proseguendo in direzione del Sacrario Militare di Asiago per la visita di rito e l’immancabile foto ricordo, a imperitura memoria.
Risaliti in moto, hanno raggiunto Breganze per la visita – immancabile per gli amanti delle due ruote – del Museo Laverda inaugurato il 23 luglio e dove gli appassionati, si sono lustrati gli occhi con i magnifici e unici pezzi esposti, ricordati dall’ingegner Piero Laverda, accompagnato dalla figlia Bruna, dalla fondazione del marchio motociclistico nel 1949 fino alla fine della produzione nel 2004, a seguito di passaggi di proprietà, dalla Aprilia fino alla Piaggio con cui si è conclusa l’avventura motociclistica. Non si tratta solo dei modelli di una marca di motociclette vicentina, ma sono le testimonianze di un’arte del sapere inventare, riuscire a costruire e ad alimentare la passione per la bella meccanica e la velocità.
Il raduno si è concluso con un piacevole rinfresco offerto dal Museo Laverda con la consueta consegna di alcuni omaggi a tutti i partecipanti. Visto il positivo e allegro riscontro alla manifestazione, l’appuntamento è già fissato per il prossimo anno dove è atteso un ancor maggior numero di amici appassionati delle due ruote.