Grande successo per la Coppa della Perugina 2022

Automobili, luoghi e strade stupendi, una nutrita schiera di anteguerra, location esclusive, dettagli di un’eleganza straordinaria… è stata un’edizione tutta con il segno più, la Coppa della Perugina 2022 (dal 20 al 22 maggio). Una sequenza di belle sorprese dall’inizio alla fine, con il momento clou, la sfilata in corso Vannucci a Perugia, che a differenza degli altri anni ha previsto solo pochi metri di transenne in piazza IV Novembre e, in compenso, un più ricco allestimento scenografico. Anche il senso di circolazione del corteo nel cuore della città era invertito rispetto al passato e molto più d’effetto, con le auto che lentamente fluivano libere man mano che imboccavano il corso principale, tra lo stupore e l’ammirazione della folla del sabato pomeriggio e dei tanti turisti. È stata una vera festa. La curiosità e la gioia di scorgere all’improvviso vetture così affascinanti erano palpabili, tanti chiedevano informazioni, si avvicinavano per conoscerle e per fotografarle.

 

E lo spettacolo è andato in scena di nuovo la domenica mattina con una mostra, stavolta statica, in piazza IV novembre. Con le batterie dei cellulari già messe però a dura prova da una deliziosa Balilla del 1934 furgonata, con ai lati una réclame della Perugina e parcheggiata accanto alla Fontana: tutti volevano la foto-ricordo e si mettevano in posa davanti al veicolo storico dell’azienda del Bacio. Onorando così quel meraviglioso miracolo italiano che festeggia quest’anno un secolo di storia e che alla Coppa è stato protagonista più che mai. Una presenza, la sua, molto evidente soprattutto nel paesino di Paciano, uno dei borghi più belli d’Italia e una delle prime tappe di venerdì, dove il serpentone di auto – ben 120 – è stato accolto da Bruno Buitoni, discendente della famiglia che ha dato origine alla Perugina. All’arrivo fra le mura del centro storico gli equipaggi hanno anche trovato una gigantografia di Giovanni Buitoni, che all’epoca ha promosso, fra le altre cose, la Coppa della Perugina originale degli anni Venti.

 

In onore della manifestazione – che è parte del Circuito Tricolore Asi –, la cittadinanza di Paciano ha anche preprarato un’infiorata dedicata alla Coppa e ha fatto comparire un’ampia serie di foto d’epoca della gara storica lungo i muri della via che porta alla piazza principale. Poi, sabato, perle uniche come Assisi, con la visita guidata delle due Basiliche, Spello, Trevi, il centro di Foligno, dove si sono svolte delle prove di abilità, Campello sul Clitunno – con il pranzo in una meravigliosa struttura di campagna – e ancora Montefalco e Bevagna hanno reso indimenticabile il weekend. Anche grazie a scorci panoramici fra cipressi, colline, prati di papaveri e campi di grano attraversati da strade che definire incantevoli è poco. Molto suggestivo anche lo scenario della cena di gala nella Scuola di Lingue Estere dell’esercito, a Perugia, così come la Sala dei Notari scelta per le premiazioni prima del pranzo di domenica – alla presenza anche dell’assessore allo Sport e Commercio del Comune Clara Pastorelli – e la conclusione dell’evento nel chiostro del Duomo. Tutte location, in particolare queste ultime, da sempre riservate alle grandi occasioni che interessano la città.

 

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Tanti i premi assegnati alle auto di particolare pregio, che quest’anno erano davvero di grande rilevanza storica, pervenute in diversi casi anche dall’estero. Dalla Bentley 3,5/4 Litre arrivata da Londra con due giovani inglesi che hanno scelto l’Umbria come residenza alla Cisitalia Berlinetta 202 passando per un’Alfa Romeo 6C 2500 SS Cabrio, due Dino 246, di cui una GTS, una Ferrari 330 GTC, una splendida Aurelia B24 Convertibile, una Itala da corsa appena restaurata, diverse Lancia Lambda e molte altre bellezze senza tempo che hanno scritto la storia dell’automobile. Anche il meteo è stato al top, tutte e tre le giornate hanno goduto di un sole splendente che ha voluto contribuire, anche lui, al successo dell’evento. Un successo che, va detto, senza la super efficienza della macchina organizzativa del Camep-Club Auto Moto d’Epoca Perugino non avrebbe potuto essere nemmeno sfiorato.

Foto: Luca Marconetti, ufficio stampa Circuito Tricolore Asi, Laura Ferriccioli

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