Prova Resistenza 2023, la prima corsa veneta della storia vive ancora
Era la fine dell’Ottocento quando anche in Veneto cominciò a svilupparsi sensibilmente il fenomeno dei nuovi mezzi di locomozione a motore e il Club Automobilisti Veneti, fondato nel gennaio del 1899, decise di organizzare una vera e propria gara da svolgersi nel mese di giugno lungo le migliori strade che univano Padova, Vicenza e Treviso. L’intento era dimostrare al pubblico la validità di questi nuovi mezzi, destinati presto a soppiantare le vetuste carrozze a cavalli.
La manifestazione, proprio per la sua difficoltà, si chiamò Prova Resistenza Veicoli Automobili Province Venete e riscosse un grande successo, tanto da venir replicata anche negli anni successivi.
Il Circolo Veneto Automoto d’Epoca ne organizza da qualche anno una manifestazione rievocativa che, per maggior aderenza alle caratteristiche originarie, è riservata a veicoli a motore ante 1905: si tratta dell’unico evento del genere in Italia e uno tra i pochi al mondo. Un evento che anno dopo anno sta divenendo un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di ancêtres di tutta Europa. (Segue sotto le foto)
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Il parterre dei veicoli partecipanti all’edizione 2023 della rievocazione, l’8 e il 9 luglio, era decisamente ben assortito e ricco di esemplari eccezionali: ben tre motocicli, un triciclo, due quadricicli e 20 autovetture a rappresentare l’alba del motorismo, con equipaggi provenienti da Austria, Belgio, Francia, Germania, Svizzera e Italia.
Alla partenza, con il consueto allineamento innanzi al Museo dell’Automobile Bonfanti, si poteva respirare lo spirito di amicizia e di avventura che sicuramente avrà animato gli arditi pionieri del volante del lontano 1899. Abbracci e scambi di saluti tra vecchi amici accomunati dalla passione per questi primordiali veicoli a motore, l’analisi curiosa del particolare propulsore del vicino, scambi di opinioni e di consigli mentre con l’utilizzo di pompe e oliatori vari, sono iniziate le operazioni di preparazione prima del via. A scandire il “Signore e signori, accendete i motori!” è stato come sempre l’organizzatore e starter Umberto Voltolin.
Si è avviata così, tra sbuffi e scoppiettii vari, provvidenziali spinte dei volontari e qualche poderosa pedalata dei motociclisti, la nuova avventura della Prova in direzione San Zenone degli Ezzelini per l’arrivo della prima tappa nella quiete pacifica del parco della cinquecentesca Villa Albrizzi Marini. Riacceesi i motori, la carovana ha raggiunto lo storico Maglio di Pagnano, dove ancor oggi si può ammirare l’arte della lavorazione del ferro con l’utilizzo degli originari macchinari risalenti al 1400.
Attraverso piacevoli stradine di campagna che ben si accompagnano all’inusuale corteo, si è raggiunta la cittadina di Loria accolti da un numeroso pubblico e da autorità ammirate per l’incredibile spettacolo. Certi mezzi vivono spesso sotto i riflettori di musei e collezioni private ma vederli circolare è uno spettacolo unico.
Dopo la sosta per il pranzo è stata la volta di un altro importante gioiello storico del territorio veneto, la splendida Villa Chiminelli, del 1500, riccamente affrescata dalla scuola del Veronese e circondata da un magnifico parco, degna cornice del parterre dei veicoli.
Superata Cittadella, che ha accolto gli equipaggi tra la sua robusta cinta muraria del 1200, attraverso l’ennesimo tratto sterrato che riporta l’immagine dei veicoli al loro ambiente stradale originario, raggiungiamo a Nove l’incredibile Mulino Pestasassi del 1600, ardita struttura artigianale destinata, anch’essa con il moto dell’acqua come il maglio, alla macina di pietre e sassi per l’arte della ceramica, tipica del luogo.
Dopo ben 85 km le balde ancêtre hanno raggiunto il traguardo finale a Bassano del Grappa, in una Piazza Libertà gremita di un pubblico stupito e ammirato. Hanno accolto i veicoli partecipanti dei danzatori in costumi ottocenteschi della Serenissime Danze 800, che hanno esguito balli d’epoca in perfetto tono con i veicoli ultracentenari. L’intera piazza, a quel punto, ha fatto un gioioso salto indietro nel tempo.
Un cortesissimo anfitrione, Angelo Nardini, vero “signore d’altri tempi”, ha poi accolto i partecipanti presso la sua Loggia Inferiore della storica Grapperia Nardini per un aperitivo con vista privilegiata del Ponte degli Alpini. Una gustosa cena sulle rive del Brenta con premiazione per tutti i partecipanti ha poi concluso la serata.
La domenica mattina la carovana delle antenate è ripartita in direzione della splendida Villa Ca’Erizzo Luca, adagiata sulle rive del Brenta alle porte del centro di Bassano, dove i partecipanti hanno potuto ammirare il bellissimo parco e due insolite strutture museali, una dedicata agli animali selvatici e l’altra ad Ernest Hemingway, che proprio presso questa struttura fu di stanza nel corso ella Prima Guerra Mondiale come autista della Croce Rossa.
Un arrivederci al prossimo anno per una nuova piacevole avventura attraverso le gradevolissime stradine del Veneto per questo evento ormai di culto per chi ama i mezzi di locomozione più antichi.
Umberto Voltolin