Il rapporto dell’uomo con la velocità in una mostra spettacolare vicino Parigi

Laura Ferriccioli

Appena inaugurata, rimarrà aperta fino a marzo la rassegna dal titolo Vitesse nello Chateau di Compiègne, a una manciata di km dalla capitale francese

 

Perché l’uomo è da sempre attratto dalla velocità? A questa domanda antica quanto il mondo tenta di rispondere Vitesse, la mostra appena aperta al Musée National de la Voiture di Compiègne, in Francia, in programma fino al 28 marzo 2022. Il museo è uno dei più completi sulla storia della locomozione ed è stato il primo del genere a essere allestito nel 1927. La location, nella città divenuta celebre per aver ospitato la firma dell’armistizio che ha chiuso la Seconda Guerra Mondiale, è un castello da sogno. E, visto che il museo si raggiunge in 40 minuti di treno da Parigi, una visita della capitale può essere l’occasione buona visitarlo. La raccolta conserva, fra le altre meraviglie, un vagone ferroviario studiato apposta per Napoleone III, che, secondo quanto narra la leggenda, ha consentito al sovrano di essere il primo a viaggiare a 100 km/h. Anche la celebre vettura Jamais Contente (Mai Contenta), elettrica, è una delle pietre miliari della storia dell’automobile che è possibile vedere nel castello, anche lei inclusa nella collezione permanente.

Ferrari 166 MM Barchetta della Collezione di Anne e Robert M. Lee. Qui in basso, il manifesto della mostra. In apertura, una Maserati 250 F del 1957 in arrivo dal Musée National de l’Automobile-collection Schlumpf di Mulhouse (Francia)

Il modello della vettura elettrica Venturi VBB-3 che ha raggiunto 487 km/h sul lago salato di Bonneville, negli USA, nel 2009
L’Arrivée du vainqueur, olio su tela del 1906 del pittore Louis-Marie Schryver. Il quadro celebra la vittoria del pilota francese Ferenc Szisz al Gran Premio di Francia del 1906 su una Renault con motore da ben 12.000cc con la quale è riuscito a battere driver come Felice Nazzaro, Vincenzo Lancia e Alessandro Cagno, i top di allora
Grégoire Sport Coupé del 1956
Parte di carrozzeria decorata per Cabriolet prodotta intorno al 1760 ad opera del falegname francese Jean-François Chopard
Moto Koehler-Escoffier 1000 del 1935, esemplare unico, conservata presso il musée de l’automobile Henri Malartre, di Rochetaillée-sur-Saône

 

Approccio multidisciplinare. Che cosa si potrò ammirare, dunque, nella nuova esposizione? Si comincia dal carro di epoca romana di proprietà del museo e si va avanti fino alle più recenti vetture da record, passando per i mostri da rally degli anni Settanta e le auto da corsa più vincenti di tutti i tempi: Vitesse mette in mostra una cinquantina di veicoli molto rari – tra i quali diverse biciclette – facendoli dialogare con i dipinti, le stampe e le opere d’arte sul tema ospitati nelle stanze del castello. L’efficacia aerodinamica, la leggerezza e la performance sono le qualità attorno alle quali ruota il concept del percorso espositivo, che dimostra in quanti, nei secoli, si sono dedicati attraverso le più disparate discipline e i più diversi linguaggi ad esplorare il fascino della velocità. Cinema compreso.

Orario di apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 18; ingresso 9,50 euro, gratuito per i minori di 26 anni.
Per maggiori informazioni: information.compiegne@culture.gouv.fr

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La Souplette, bicicletta in legno curvato. Ispirata dalle sedie del grande designer e imprenditore Michael Thonet, come ad esempio la celeberrima Thonet n. 14, è stata realizzata nel 1897
Bentley 4,5 Liter con compressore (1930) proveniente dalla collezione di Anne e Robert M. Lee
Luigi Russolo (1885-1947), Automobile in corsa, olio su tela del 1913

Rob Roy (dit), de la Rivière Robert (1909-1992),CMV2020.001.19,France, Compiègne, musée de la voiture

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