Cavallino Classic Modena 2022
Nella Casa Maria Luigia dello chef Massimo Bottura si è appena svolto il Cavallino Classic Modena 2022, versione italiana del celebre concorso di Palm Beach per Ferrari d’epoca. Alla sua seconda edizione, l’evento ha presentato 31 capolavori made in Maranello, di cui 24 in concorso, in un arco temporale compreso tra la Ferrari 166 MM del 1950 e la Ferrari 599 GTO del 2010. In questi sessant’anni anni la tecnologia e il mondo stesso sono cambiati radicalmente, così come la forma e la tecnica delle Ferrari. Vederle tutte assieme, però, ha permesso di capire come l’evoluzione del gusto e delle necessità tecniche non abbiano inficiato i canoni di bellezza.
La parata di domenica pomeriggio a Modena è stata uno dei momenti clou dell’occasione, con un bagno di folla ad accogliere i meravigliosi gioielli arrivati da diverse parti del mondo. Le auto sono uscite in convoglio verso il centro città, attraversando i luoghi iconici che avevano visto un giovane Enzo Ferrari scoprire la sua passione per l’auto e, in seguito, muovere i primi passi come Direttore della Scuderia da lui fondata e come costruttore automobilistico. I giudici, capitananti da Emiliano Torkar, hanno eletto due Best of Show, uno per le vetture stradali ed uno per le vetture da competizione, ovvero la Ferrari 250 GT Berlinetta Passo Corto del 1960 per le GT e la Ferrari 250 Interim del 1959 per le vetture da competizione.
Premio Scuderia Ferrari Cup (Best of Show Competition Ferrari)
La Ferrari 250 Interim del 1959 numero di telaio 1461 GT è una delle sole sette prodotte. Ha concluso quarta assoluta e seconda di classe alla 24 Ore di Le Mans del 1959. Dopo anni in una diversa combinazione cromatica, è appena uscita da un restauro completo che l’ha, tra le altre cose, riportata alla configurazione esatta con cui aveva corso la maratona francese. Cavallino Classic Modena è stato il suo debutto ufficiale in questa configurazione storica.
Premio Gran Turismo Ferrari Cup (Best of Show GT Ferrari)
Ferrari 250 GT Berlinetta Passo Corto del 1960, numero di telaio 1953 GT, venduta originariamente in Italia al dottor Cesare Marchi di Firenze. Ha la carrozzeria completamente in alluminio, come le versioni da competizione ma in realtà il Dottor Marchi, all’epoca ottimo cliente Ferrari, non l’ha mai portata a correre e anzi, l’aveva richiesta equipaggiata con i paraurti e il motore “meno performante” specifico delle vetture stradali.