La passione riparte sulle due ruote con l’Asi Moto Day

La stagione radunistica dell’Asi 2023 è ufficialmente iniziata domenica 26 marzo con l’Asi Moto Day, che ha fatto riaccendere le motociclette storiche di tutta Italia grazie alla partecipazione dei club federati. Qui siamo in Umbria, all’evento organizzato dal Cateu (Club Automotoveicoli e Trattori d’Epoca Umbro) nel suggestivo scenario del castello di Carnaiola, vicino Orvieto.

Notevoli sono state le glorie motoristiche chiamate a far sentire i loro rombi, grazie all’organizzazione del Consigliere federale Asi Maurizio Speziali e del collezionista Claudio Dal Savio: dall’esemplare da endurance Laverda 500 SF del 1979, con cui ha corso il pilota perugino Paolo Binarelli, ad altri pezzi da corsa molto significativi a livello storico come la Honda 400 Four che ha vinto il Campionato della Montagna del 1980, e due Motom, di cui una sportiva e una da competizione. E poi un bell’allineamento di stradali quali una Moto Guzzi Falcone e diverse Honda, BMW e Aprilia degli anni Settanta e Ottanta. Oltre a uno scooter MV Agusta degli anni Cinquanta e, ancora, delle immancabili Vespa e Lambretta. Altro pezzo forte, una rara Ural 750 militare del 1950 con sidecar.

Ma non è tutto: parlando di pezzi unici, si è unito alla manifestazione anche il quadriciclo Patriarca del 1989 con motore bicilindrico Lombardini da 500cc. E a proposito di quattro ruote, ci hanno ricordato il prestigio dei marchi automobilistici italiani una Lancia Fulvia 1300 Coupé, con guida però a destra, e una splendida Alfa Romeo Spider.

Dopo l’esposizione e la diretta facebook nazionale condotta dall’Asi nella mattinata, le motociclette si sono arrampicate per una trentina di km fra le curve del Monte Peglia, fino alla località di San Venanzo, dove si è consumato il pranzo e dove sono stati conferiti i riconoscimenti di rito. Fino all’arrivederci alla prossima roboante uscita.

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