L’Historic Club Schio avvicina la storia dell’automobile ai giovani

Diego Filippi

Cronaca di una giornata di scuola dedicata alle quattro ruote del passato

 

L’Historic Club Schio ha organizzato per giovedì 16 marzo, un evento culturale dedicato ai giovani coinvolgendo l’Istituto Professionale Statale G. B. Garbin. L’obiettivo era sensibilizzare il corpo docente e, soprattutto, gli alunni nei confronti della storia degli autoveicoli a motore che hanno segnato il Novecento. L’evento, inserito nel calendario ASI Giovani, è stato gestito da alcuni studenti soci del club, che con la collaborazione del dirigente scolastico ingegner Strazulla e della professoressa Angela De Maggio, hanno sviluppato più momenti nel corso della mattinata.

Di buona mattina una ventina di soci del club, conducendo le loro vetture in un percorso di avvicinamento accompagnati da un road book, hanno toccato due monumenti di archeologia industriale di Schio: la fabbrica Saccardo e la Fabbrica Alta Rossi. Una volta degustato un caffè ristoratore, assieme al commissario Tiziano Romeo per ASI Giovani, con le vetture accompagnate da una scheda identificativa con data di produzione, marca modello, e designer che ne definì le forme, si sono diretti all’Istituto G. B. Garbin, tra gli sguardi ammirati dei ragazzi delle scuole che si sono affacciati alle finestre per osservare queste rarità su strada.

Posteggiate le vetture in ordine cronologico di entrata in produzione, sono state messe a disposizione degli studenti con ciascun proprietario che, a cofano aperto, illustrava caratteristiche e dettagli delle automobili costruite dagli anni Trenta agli anni Novanta del secolo scorso. Dopo i saluti di rito, i ragazzi sono saliti a bordo delle automobili e, seguendo un percorso interno alla scuola, hanno potuto emozionarsi nel viaggiare su un veicolo d’epoca oltre a percepire quali siano le sensazioni di guida, meno filtrate rispetto alle vetture moderne. Il percorso a senso unico e da percorrere con un tempo minimo imposto (evidentemente lento) ha permesso di scoprire cosa rappresenti muoversi con un veicolo storico e quale sia stata l’evoluzione tecnica ed estetica del mondo automobilistico. Naturalmente i giovani copiloti miravano a realizzare il tempo di percorrenza preciso al millesimo di secondo…

Dopo la ricreazione, una coppia di amici di Padova – Fabio e Raffaella – a fianco di una Fiat 1500 aerodinamica del 1936 venduta in origine in Spagna, hanno recitato con talento una pubblicità dell’epoca della vettura che ne magnificava le doti, rispetto alla tecnologia do allora. Riuniti poi i ragazzi e i soci del club nell’aula magna, è stato mostrato dai due consiglieri Carlo Studlick e Pierangelo Camparmò e dal giovane socio Simone Corallo un disegno tecnico di un’Alfa Romeo decapottabile, realizzata in pochi esemplari, eseguito negli anni Trenta del secolo scorso dalla Carrozzeria Dalla Via di Schio: si è trattato di una vera rivelazione! È poi iniziato l’intervento del consigliere Diego Filippi sull’evoluzione del design nell’automobile del Novecento, dove sono state trattate le caratteristiche tecniche ed estetiche, che hanno trovato il loro punto di equilibrio in alcune vetture che hanno fatto la storia, dalle automobili utilitarie alle vetture sportive.

Stilata infine la classifica delle automobili che hanno rispettato con maggior precisione il tempo minimo nel percorso attorno alla scuola, sono stati premiati con coppe i primi tre copiloti: Corolevschi Cristian (su Alfa Romeo Duetto), Milojevic Nikola (su Mercedes SL) e Festa Marco (su Citroen DS): complimenti per la capacità di interfacciarsi con i conduttori. A conclusione della mattinata, il club ha consegnato alla scuola un motore usato completo di cambio (Renault-Dacia) per le attività manuali degli studenti, in modo da impratichirsi anche con una nuova meccanica. Va elogiata l’attività svolta da tutti i ragazzi che non solo hanno organizzato impeccabilmente l’evento, ma pure si sono rivelati curiosi, interessati e sempre pronti a fissare nello smartphone particolari dettagli che hanno incuriosito le loro menti libere da preconcetti.

Vedere questi giovani scattare fotografie, registrare dei video sul significato di viaggiare su un’automobile d’epoca, ha evidenziato l’emozione di provare quelle sensazioni fuori dal tempo che il mordi e fuggi moderno non permette più di assaporare e che porta invariabilmente alla noia. I sentimenti che le loro facce esprimevano, oltre a una giornata di scuola forse più stimolante, hanno davvero lasciato un segno profondo: se è vero che la passione ci guida, questa passione non si è ancora sopita ma rinasce sempre di più dalle ceneri come l’araba fenice.

Infine, dopo il rinfresco offerto dalla scuola, il corpo scolastico e tutti i presenti dell’Historic Club Schio si sono dati appuntamento per il prossimo anno e chissà con quali argomenti si riuscirà ancora ad emozionare questi bravi studenti dell’Istituto Professionale Statale “G. B. Garbin di Schio!!!

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