Registro Storico Gilco, un nuovo strumento a salvaguardia del patrimonio lasciato da Gilberto Colombo
Il Registro Storico Gilco è una fonte primaria per informazioni sui telai dell’ingegnere milanese, per effettuare verifiche e per ottenere la certificazione della propria vettura
Con i suoi tubi al cromo molibdeno trafilati a freddo, Gilberto Colombo ha sviluppato continui studi su come abbinare minor peso e maggiore stabilità alla potenza dei motori, contribuendo in modo decisivo al successo di tante importanti case automobilistiche quali Ferrari, Maserati, Alfa Romeo. Ma anche Stanguellini, Nardi-Danese, Giusti. Oltre a Zagato, Ghia e una miriade di preparatori e costruttori artigianali. L’ingegnere ha iniziato a rivoluzionare l’anima delle auto sportive già nel 1946, all’inizio della stagione d’oro delle corse: dapprima aumentando la tenuta di strada di telai tradizionali Fiat 750 e 1100 e, in seguito, creando nel 1950 l’esclusivo modello Tuboscocca, una struttura aerodinamica completa “a gabbia”, che in alcuni casi includeva anche il sostegno integrale della carrozzeria (modello Isorigid). Da lì, il passo ai più moderni telai a traliccio è stato pressoché immediato.
Mago della forza unita alla leggerezza. E così, dalla Ferrari 125 S, la prima racer nata nel 1947 con il marchio del Cavallino, tutti gli chassis del brand fino al 1958 sono firmati dal grande progettista milanese con il nome di Gilco Autotelai, l’acronimo che aveva creato unendo le prime lettere del proprio nome e del cognome. Anche le stradali basate su un’anima concepita da Gilberto Colombo sono molteplici: tra loro vale di certo la pena ricordare la splendida Alfa Romeo 6C 2500 SS Ghia Supergioiello, prodotta in soli quattro esemplari.
Un patrimonio culturale da far crescere. Per celebrare l’eredità che questo straordinario innovatore ci ha lasciato, in occasione del centenario della sua nascita – avvenuta il 28 agosto 1921 – è stato presentato il Registro Storico Gilco, scaturito dopo anni di lavoro d’archiviazione dei disegni e degli appunti di Gilberto Colombo e di altri documenti originali.
Obiettivo primario del Registro è il censimento delle auto con telaio Gilco ancora esistenti, insieme alla volontà di accrescere la qualità dell’archivio con il contributo dei possessori che desiderano iscriversi. Il registro è inoltre a disposizione come strumento di informazione per gli appassionati e fornisce ai proprietari delle auto un servizio di indagine e valorizzazione delle vetture, anche nell’ottica di eventuali certificazioni.
Come iscriversi. Il proprietario dell’auto candidata deve inviare al Registro Gilco il modulo di iscrizione compilato e corredato di foto e di copie leggibili della documentazione storica e tecnica relativa alla vettura. Se il proprietario è in grado di fornire una documentazione sufficientemente esaustiva, e la storia dell’auto che richiede l’iscrizione è verificabile, in seguito all’analisi del materiale pervenuto il Comitato del Registro Gilco redige la scheda tecnica riassuntiva, che si chiederà anche al proprietario di controfirmare.
Si procede quindi all’iscrizione su base documentale e si invia al proprietario dell’auto l’attestato di iscrizione, la relativa targa in acciaio numerata e il trofeo “Registro Storico Gilco” (vedi foto qui sotto). Il rimborso spese per la valutazione e l’iscrizione di una vettura è 150 euro, e copre l’analisi del materiale, l’esecuzione della targa e del trofeo Gilco e i costi di segreteria, restando esclusi i soli costi di spedizione del trofeo. Se un singolo proprietario propone più di una vettura, il rimborso spese scende a 90 euro per ogni vettura successiva alla prima.
Il certificato di conformità. Il certificato di conformità, in seguito ad approfondite verifiche fisiche e tecniche, attesta che il telaio attuale dell’auto risulta pienamente conforme all’originale per materiali, rispondenza ai disegni storici ancora disponibili, correttezza dei restauri. Se il proprietario desidera anche il certificato di conformità, la procedura ha un costo-base nel caso in cui la vettura può essere esaminata a Milano, mentre diversamente avrà altri costi da valutare di volta in volta in base alle eventuali trasferte.
A Milano l’ispezione verrà effettuata presso il Centro Revisioni Ministeriale “Bertamé” (zona Città Sudi). Qui, per consentire l’esame del telaio, la vettura verrà sollevata con l’ausilio di un ponte a binari (quindi con appoggio su ruote per prevenire rischi di danneggiamenti), verranno fatte analisi visive, rilievi e foto; verrà inoltre asportata la vernice in alcuni punti del telaio per consentire di effettuare l’analisi metallografica. I punti sverniciati saranno poi ripristinati dalla carrozzeria Bertamé di via Bazzini, sempre a Milano. In questo caso, che non richiede altre trasferte, il costo potrà essere contenuto entro i 500 euro.
Assegnate le prime tre targhe. La consegna delle prime targhe emesse dal Registro ha avuto luogo l’8 giugno a Milano, nello spazio Gilco-Lab Art & Bike, nell’ambito di una serata di festa preceduta da una conferenza all’insegna di aneddoti e ricordi motoristici legati alla figura del fondatore della Gilco Autotelai. Gilberto Colombo, scomparso nel 1988, si era peraltro occupato anche di biciclette e di design di mobili, sempre impiegando tubi trafilati a freddo. Dai primi anni Sessanta aveva poi iniziato a dedicarsi alla Trafiltubi, la trafileria che ancora oggi esiste, presso la quale è possibile reperire il materiale necessario per restaurare i telai Gilco.
Primo evento di successo. L’incontro di presentazione del Registro, durante il quale sono state conferite le targhe, è rientrato nell’ambito della Milano Design Week. Ha attirato, oltre a una folta schiera di appassionati di motori e di amici, anche la partecipazione di personaggi illustri del mondo del design e dell’automobilismo. Oltre a Marco Colombo, figlio di Gilberto e presidente del Registro Storico Gilco, e a sua moglie Serena Omodeo-Salè, hanno ricordato il lavoro del progettista anche il cugino Martino Colombo, che insieme a lui ha lavorato parecchi anni. Sono intervenuti Lorenzo Boscarelli, presidente dell’Aisa, Edgardo Michelotti, figlio del grande stilista, Corrado Lopresto, Uberto Pietra, Edoardo Tenconi e Massimo Zecchini. E, naturalmente, Marco Galassi, consigliere federale Asi, dato che l’inserimento del Registro Storico Gilco tra gli enti aderenti dell’Automotoclub Storico Italiano è stato da lui fortemente voluto.
Inizio rampante. Intanto loro, le splendide protagoniste del meeting, si sono lasciate ammirare in tutta la loro bellezza: sono le prima tre racer certificate dal Registro, tutte e tre made in Maranello, ovvero la Ferrari 340MM del 1953, commissionata dal Drake per tentare di agguantare la terza vittoria consecutiva alla 1000 Miglia, la Ferrari 166MM Barchetta Touring del 1950, prodotta in soli 25 esemplari, e la Ferrari 212E Berlinetta LeMans Touring del 1951, che nel mondo ha solamente altre tre sorelle. Un battesimo di fuoco che ha sancito la nascita di un’iniziativa culturale di importanza fondamentale per salvaguardare e tramandare l’eccezionale lavoro di uomini come Gilberto Gilco, che hanno scritto pagine indelebili nella storia della velocità.
Registro Storico Gilco
Tel. +39 02 29523200
Via Stradella 13, 20129 Milano
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