Targa Chianti, la Toscana al top nella proposta del Camet
Il Club Auto Moto d’Epoca Toscano offre il meglio del territorio coniugando passione motoristica e competizione all’insegna del gusto
È una proposta diversa, gioviale e decisamente spumeggiante, la Targa Chianti. Anche se non tutte le bottiglie protagoniste dell’evento hanno le bollicine, ovvio. E non sempre sono di vini bianchi. Quello che di certo le accomuna è la provenienza doc da uno dei territori più amati e famosi per la produzione di vini: il Chianti, appunto. È qui che le più importanti aziende produttrici vengono raggiunte dalle auto storiche dei partecipanti alla Targa ed è qui che gli equipaggi si trasformano in sommelier per un giorno. O meglio, per tre volte in un giorno: tante quante sono le cantine coinvolte in ogni edizione.
La classifica nel bicchiere. Funziona così: la prova di abilità automobilistica cronometrata si svolge per prima, per essere sicuri che i navigatori siano ancora ben lucidi e concentrati (!). Già, perché la parte enologica della competizione spetta a loro e solo a loro. E guai, poi, se per esempio un buon punteggio raggiunto sui pressostati dovesse improvvisamente scendere per un livello tannico o un sapore fruttato non percepiti! Le risate e il divertimento alla Targa Chianti sono garantiti e anche le sorprese e i colpi di scena con capovolgimento dei piazzamenti in classifica sono altamente probabili. Ormai, nelle sei edizioni già passate, si è visto di tutto. Tipo esilaranti battibecchi in famiglia con bravissimi regolaristi che si sono ritrovati agli ultimi posti della Targa per risposte ai quiz del tutto fantasiose della moglie… Così come sono emersi team particolarmente ben assortiti che, grazie a una buona dimestichezza nella regolarità e alle risposte azzeccate del co-driver al questionario enologico, si sono aggiudicate la vittoria anche più volte.
In alto i cuori. Dopo una descrizione delle varie tipologie di vini da parte di Leonardo Comucci, sommelier socio del Camet che è anche docente in una scuola del settore, si parte con le degustazioni. Al termine, i passeggeri devono riconoscere le etichette assaggiate basandosi su bottiglie anonime e devono dare una serie di risposte sulle caratteristiche dei vini all’interno di un questionario. A ogni riposta corrispondono dei punti, dopodiché il Trofeo Targa Chianti viene assegnato considerando quanto realizzato nella prova al cronometro con la perizia del conducente, sommato al totale accumulato dall’altro membro dell’equipaggio nei quesiti. Il premio? Non può che essere uno splendido galletto simbolo del Consorzio Chianti Classico. Viene conservato dai primi in classifica per un anno e poi consegnato ai vincitori della Targa successiva. Ma una “medaglia” in realtà c’è per tutti, anche per i non vincitori, ed è un bicchiere da degustazione con molata l’immagine di ogni edizione. Un dono da collezionare di anno in anno, sempre molto gradito ai partecipanti. In alto i calici, allora, di uno dei club più antichi d’Italia – fondato a Firenze nel 1968 – e appuntamento al 2 ottobre per la Targa Chianti 2022. Con la sua formula spassosa e coinvolgente, aggiunge un guizzo ancora più festoso ai consueti raduni e gite nel Chianti, che pure per i 750 soci e gli amici del Club rimangono sempre dei classici intramontabili.
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