Il ritorno della Sant Ambroeus, mitica scuderia milanese degli anni Cinquanta e Sessanta
Con i suoi piloti, le sue vetture prestigiose e i loro gloriosi posizionamenti, la Sant Ambroeus ha riempito le cronache sportive del periodo d’oro delle corse ed è stata la scuderia italiana più titolata. Ricostituita nel 2019, è da poco tornata in auge con la prima uscita ufficiale mentre si cerca di ricomporne l’archivio storico
Quando ha festeggiato i suoi primi dieci anni, la Scuderia Sant Ambroeus ha pensato bene di organizzare una piacevole riunione in un albergo meneghino e di donare una “moderna autolettiga” all’Autodromo Nazionale di Monza. Era il 15 febbraio 1961 e, come riportava Il Corriere della Sera il giorno dopo, i piloti della Scuderia avevano già partecipato a “oltre 6.500 manifestazioni conquistando più di 750 vittorie”. Numeri impressionanti, tanto più che scopo primario dell’associazione ero lo svezzamento e la promozione di piloti in erba, poi divenuti importanti. Come Ludovico Scarfiotti, che con i colori della Scuderia ha vinto la Parma-Poggio di Berceto su Ferrari 2000 e nel luglio del 1965 si è aggiudicato sia la Trento-Bondone sia la Cesana-Sestriere con una Dino 2000 Coupé. C’era poi Edoardo Lualdi Gabardi – che ha trionfato in cronoscalate come la Trento-Bondone, la Trieste-Opicina, la Coppa della Consuma e la Pontedecimo-Giovi.
In gara per la Scuderia anche in Ferrari 250 GTO e 250 LM. Giampiero Biscaldi era invece specializzato nelle gare di durata: ha disputato la 24Ore di Le Mans otto volte, arrivando secondo nel 1965 in coppia con Lorenzo Bandini su Ferrari. Nel 1962 ha conquistato il Trofeo della Montagna nella categoria Gran Turismo e nel 1963 ha vinto il Campionato Italiano velocità Gran Turismo. Anche Luigi Taramazzo era un pilota di prim’ordine. Alquanto versatile, è stato uno dei più forti gentleman driver della Penisola correndo con vetture Sport, Turismo, Formula 1, Gran Turismo sia in pista che in salita e nei rally. Nel 1958 con una Ferrari 250 Berlinetta ha vinto il Campionato Italiano Gran Turismo classe oltre 2 litri. Non solo: è riuscito a guadagnare anche la vittoria assoluta alla Coppa Intereuropa e alla Mille Miglia delle Montagne (intermezzo tra la vera Mille Miglia e la successive versione regolaristica). Dal 1963 ha gareggiato con la Ferrari 250 GTO e 250 LM e le Abarth 1300 e 2000.
Ritrovo di future leggende. Ancora, Roberto Bussinello è stato un altro pilota che ha ripagato la Scuderia con belle soddisfazioni. Ha corso soprattutto con l’Alfa Romeo: ha portato al debutto in gara la Giulia TZ alla Coppa FISA a Monza nel 1963 e la Giulia GTA alla salita Trento-Bondone nel luglio 1964. Dal 1955, in 13 anni ha parteciato a oltre 250 gare in tutte le categorie, dal turismo alla F1. Giorgio Pianta, poi, nel 1967 ha vinto con la Sant Ambroeus la Quattro Ore di Belgrado su Porsche 911. E c’era tra gli assi della Scuderia Giancarlo Baghetti, figura di primo piano che all’esordio in Formula1 vinse il Gran Premio di Francia su Ferrari 156 “Shark-nose”. Vincitore anche del Gran Premio di Siracusa e del Gran Premio di Napoli, era il pupillo del capitano dell’associazione Eugenio Dragoni. L’industriale milanese, nato nel 1908, è divenuto poi direttore sportivo della Ferrari, dove è rimasto fino alla fine del 1966. Anche a Maranello cercava di promuovere piloti esordienti, in particolare italiani. Nel frattempo, da grande personaggio di spicco dell’automobilismo italiano qual era, è stato anche eletto, nel 1965, presidente della Federazione Italiana Scuderie Automobilistiche.
L’asso pigliatutto della Sant Ambroeus. Con Eugenio Dragoni hanno fondato la società a responsabilità limitata Sant Ambroeus, con sede al civico 21 di Viale Luigi Majno, a Milano, Alberto della Beffa, Franco Martinengo, Alessandro Zafferri ed Elio Zagato. E proprio il figlio di Ugo, fondatore della celebre Zeta con le saette, ha fornito alla Scuderia uno dei primi risultati eclatanti alla Targa Florio posizionandosi primo di classe e 11esimo assoluto nel 1955 su Fiat 8V Zagato. Ha dato così il via a una serie di ottimi risultati che, soltanto fino al 1965, in generale la Sant Ambroeus ha raggiunto alla “Cursa” altre cinque volte. In totale, Elio Zagato, che dal 1968 ha preso le redini della carrozzeria paterna insieme al fratello Gianni, ha partecipato a oltre 150 competizioni vincendo 5 titoli di campione italiano e ben 82 vittorie di classe o assolute. Tra queste, otto alla Coppa Intereuropa a Monza, tre alla Coppa d’Oro delle Dolomiti e cinque al Giro delle Calabrie. Ancora, nel 1955, e sempre su Fiat 8V Zagato, si è aggiudicato il Gran Premio di Berlino. In quell’anno ha messo in fila la bellezza di nove vittorie consecutive su 11 gare disputate. Tra i driver della Scuderia è stato il più vincente di tutti.
La Scuderia che visse tre volte. Esisteva anche la Coppa Sant Ambroeus, che nel 1959 era già alla sesta edizione e si disputava a Monza, sull’intero circuito di 10 km, come gara valida per il campionato italiano di velocità delle categorie Turismo, Gran Turismo, Sport e Formula Junior. E in un’occasione in cui si premiavano alcuni soci dell’associazione è stato presente, a metà anni Sessanta, il campione del mondo John Surtees come ospite d’onore. Poi, dopo oltre 25 anni di oblio, la Scuderia ha ripreso a vincere dall’11 maggio 1995, quando è stata ricostituita dal dottor Ugo Colombo, il dottor Andrea Imbert, il dottor Roberto Tonali e dall’avvocato Vittorio Rava, segretario e animatore. Presidente era l’ingegner Galluzzi, pilota già della prima ora dell’associazione. I membri si sono fatti onore con titoli nazionali e internazionali in campionati non solo automobilistici ma anche nautici. E ora, dal 2019, la Sant Ambroeus è rinata grazie all’attuale proprietario, un importante collezionista milanese che la sta rilanciando, evitando così di mandare disperso l’enorme patrimonio storico che ne fa parte.
Prima uscita col botto. “Per prima cosa stiamo ricostruendo l’archivio, cercando di recuperare documenti e foto. L’obiettivo è anche di individuare dove si trovano le auto, i loro piloti e i loro eredi”, fanno sapere dalla Scuderia. I membri del Consiglio Direttivo sono Uberto Pietra, collezionista, Michele Marchianò, giornalista ex direttore di importanti testate del settore, e Giovanni Papa, esperto di auto d’epoca e già socio della Sant Ambroeus negli anni Novanta. In seguito si penserà a partecipare a gare nazionali ed estere, oganizzandone magari anche in proprio. Ma per ora la priorità è senza dubbio che la Scuderia torni ad appropriarsi della sua storia e della sua identità. Per questo l’accesso è gratuito e ristretto a chi ha un legame con questa vecchia gloria milanese. Vale a dire discendenti dei piloti, proprietari delle auto della Scuderia, appassionati in possesso di documentazione storica o memorabilia. Per loro l’invito è di contattare la Scuderia (v. recapiti in basso). Intanto, a settembre 2021, in molti hanno già visto la rediviva Sant Ambroeus alla sua prima, roboante, uscita ufficiale. L’occasione è stata la Vernasca Silver Flag 2021, dove la Scuderia ha messo in campo due team: Uberto Pietra su Fiat Abarth 850 Scorpione del 1961 ed Emanuele Tiozzo-Ettore Grechi su una meravigliosa Maserati 3500 GT del 1961. E chi ben comincia…
SCUDERIA SANT AMBROEUS
Segreteria: su appuntamento Tel. +39 3441454866
c/o ASDEC Via Melegari 1, 20122 Milano
Sede: via Gallarate 221, 20151 Milano
info@scuderiasantambroeus.it
www.scuderiasantambroeus.it
Massimo Zecchini,
Tel. +39 3357759331
stampa@scuderiasantambroeus.it
Risultati più rilevanti della Scuderia Sant Ambroeus fino agli anni Sessanta
1954
Coppa Inter Europa Autodromo di Monza – Elio Zagato 1° assoluto su Fiat 8V Zagato; Consalvo Sanesi 2° assoluto su Alfa Romeo 1900 SSZ
1955
Targa Florio – Elio Zagato, 1° di classe e 11° assoluto su Fiat 8V Zagato
GP Berlino – circuito dell’Avus, Elio Zagato 1° assoluto su Fiat 8V Zagato
1959
Targa Florio – Dario Sepe (I)/Colin Davis (GB)/Mario Sannino (I) 1° di classe e 6° assoluto su Alfa Romeo Giulietta SVZ;
Umberto Bini e Luciano Mantovani 1° di classe e 7° assoluto su OSCA S1100; Giancarlo Rigamonti (I)/Anna Maria Peduzzi (I) 3° di classe e 20° assoluto su OSCA S750
1960
Targa Florio – Edoardo Lualdi Gabardi e Giorgio Scarlatti 1° di classe (10° assoluti) su Ferrari 250GT LWB Tour de France
Sei ore di Hockenheim – Wolfgang Seidel e Mario Poltronieri 1° di classe su Abarth 750 Record Monza
Coppa Intereuropa – Autodromo di Monza, Casimiro Toselli 3° assoluto su Ferrari 250GT SWB Competizione
1961
Formula 1, GP Francia a Reims – Giancarlo Baghetti 1° classificato all’esordio nel campionato del mondo di F1 su Ferrari 156 “Shark-Nose”
1962
24H Le Mans – Giancarlo Sala e Marcello De Luca di Lizzano, 2° di classe e 10° assoluti su Alfa Romeo Giulietta Sprint Zagato
1963
Targa Florio – Maurizio Grana e Gianni Bulgari 1° di classe e 4° assoluto su Ferrari 250 GTO
1964
12Ore di Sebring – Jim Kaser (USA)/Chuck Stoddard (USA) – 1° di classe e 13° assoluto su Alfa Romeo Giulia TZ. Iscritti ma non partenti: Elio Zagato (I)/Consalvo Sanesi (I)/Giampiero Biscaldi (I)
Targa Florio – Roberto Bussinello e Nino Todaro 1° di classe e 3° assoluto su Alfa Romeo Giulia TZ; Luigi Taramazzo e Corrado Ferlaino, 1° di classe e 5° assoluto su Ferrari 250GTO/64
1000km Nurburgring – Giampiero Biscaldi (I)/Ernst Furtmayr (DE) 1° di classe e 13° assoluto su Alfa Romeo Giulia TZ;
Roberto Bussinello (I)/Giorgio Pianta (I) 2° di classe e 14° assoluto su Alfa Romeo Giulia TZ
24Ore di Le Mans – Roberto Bussinello (I)/Bruno Deserti (I) 1° di classe e 13° assoluto su Alfa Romeo Giulia TZ;
Giancarlo Sala/Giampiero Biscaldi 2° di classe e 15° assoluti su Alfa Romeo Giulia TZ
GP Freiburg-Schauinsland Hillclimb – Ludovico Scarfiotti 1° di classe e 5° assoluto su Ferrari 250GTO/64
1965
Targa Florio – Luigi Taramazzo e Oddone Sigala, 1° posto di classe e 8° posto assoluto su Ferrari 250LM
Stallavena-Boscochiesanuova Hillclimb – Edoardo Lualdi Gabardi 1° assoluto su Ferrari 250LM
Ollon-Villars Hillclimb – Ludovico Scarfiotti 1° assoluto su Ferrari 206P
1967
4 Ore di Belgrado – Vincitore assoluto Giorgio Pianta su Porsche 911 di 2000cc
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA