L’Historic Club Schio celebra la memoria della prima auto circolante in Italia
Per festeggiare i suoi primi trent’anni, l’Historic Club Schio ha donato il 12 dicembre una gigantografia della Peugeot Type 3 del 1892 alla città di Schio, in provincia di Vicenza, dove la vetturetta è stata la prima auto in circolazione nel Belpaese
La prima automobile circolante in Italia è stata una Peugeot Type 3, arrivata su ordinazione dalla Francia. Per la precisione, è giunta a destinazione in località Piovene Rocchette, in provincia di Vicenza, consegnata per conto della Armand Peugeot il 2 gennaio del 1893. L’anno dopo lo stesso inventore della Casa automobilistica francese ha vinto peraltro il primo premio alla corsa Paris-Rouen con un esemplare dello stesso modello. Ma torniamo in Veneto, dove il giovane imprenditore Gaetano Rossi, primo automobilista in assoluto della Penisola, si recava ora motorizzato alla sua Lanerossi, divenuta poi il celebre marchio italiano di tessuti. Grazie alla vis-à-vis quattro posti con motore bicilindrico a V Daimler (2 CV) si spostava alla velocità di 15 km all’ora.
Salva fino a noi e anche marciante. Il fondatore dell’azienda ha rivenduto la vetturetta nel 1896 a un nuovo possessore, che in seguito l’ha ceduta a un antiquario di Udine. L’ultimo passaggio di mano, negli anni Cinquanta, ha visto proprietario il conte Carlo Biscaretti di Ruffia, cofondatore della Fiat e fondatore del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. Perciò la Type 3 è divenuta parte della collezione permanente del museo e, nel 2007, è anche stata restaurata nella carrozzeria grazie a Peugeot Automobili Italia. Dieci anni dopo qualcuno ha anche voluto ripristinare le parti meccaniche e rimetterla in marcia: sono stati Alessandro Rossi di Schio, pronipote del primo acquirente Gaetano, e l’amico Giannotto Cattaneo. Obiettivo, partecipare alla London to Brighton Veteran Car Run, l’evento automobilistico più longevo al mondo, che ogni anno vede partire circa 450 equipaggi su auto Veteran (ante 1904) dal centro di Londra alla volta del lungomare di Brighton. La Peugeot ha tentato due volte, nel 2017 e nel 2018: il primo anno ha fatto incetta di premi al Concorso d’eleganza della manifestazione, in Regent Street, ma poi non è potuta essere allo start il giorno dopo per via di un guasto. Si è rifatta l’anno successivo con una partenza in pole, dato che era la più anziana, e più o meno una trentina di km percorsi prima di subire un guasto al semiasse che va al differenziale.
Industrializzazione e motori. Dalla rimessa in sesto a oggi, la vetturetta ha partecipato a numerose esposizioni, fiere e conferenze grazie soprattutto al club di appassionati di motorismo storico Historic Club Schio. Fondato nel 1991, il club ha fatto della prima auto circolante in Italia il suo stesso simbolo, raffigurandola nel proprio logo a simboleggiare la continuità con la città e i suoi abitanti. Con la stessa passione con cui ha finora promosso la memoria dell’esemplare, l’Historic ha voluto ora donarne una gigantografia in scala reale (1:1) al Comune di Schio. Un dono alla cittadinanza scledense che intende celebrare non solo il primato automobilistico ma anche il legame tra il territorio e il progresso tecnologico, sottolineando gli innumerevoli altri primati di Schio e della provincia di Vicenza nella storia, nel presente e nel futuro mondiale. Oltre alle autorità locali, sono stati presenti alla cerimonia, domenica 12 dicembre, presso la Fabbrica Alta, nel cuore del percorso di archeologia industriale della Lanerossi, tre discendenti della famiglia tessile Alessandro Rossi, attuale presidente del Club oltre che restauratore e driver dell’ancêtre alla corsa britannica, Alvise Rossi, il più diretto discendente, e Maria Teresa Rossi. Il posizionamento della riproduzione della Peugeot nell’ingresso “Francesco Rossi” della fabbrica è stato scelto per renderla visibile dalla pubblica via ma anche perché è molto probabile che fosse proprio questo l’accesso nel quale il veicolo transitava a fine Ottocento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA