Tutte le auto di Andy Warhol
Una rassegna al Petersen Automotive Museum di Los Angeles riunisce per la prima volta negli USA le opere che l’artista ha realizzato sul tema dell’automobile
Chi ha mai visto le automobili di Andy Warhol? Il celeberrimo artista americano, fondatore della Pop Art negli anni Sessanta, aveva iniziato nel 1986 la sua serie di opere denominata Cars per un progetto della Mercedes, che gli aveva commissionato i lavori per le celebrazioni del suo centesimo anniversario. I vertici della Casa di Stoccarda avevano infatti notato la precedente serigrafia di Warhol Mercedes-Benz 300 SL Coupé (1954) e se ne innamorarono. Purtroppo, però, l’autore dei dipinti della Campbell’s Soup, della Coca-Cola e delle scatole del detersivo Brillo, riuscì a realizzare solo 36 stampe su tela e 13 disegni prima di scomparire giusto l’anno dopo, a seguito di una semplice operazione chirurgica di routine. Per questo, ancora pochi al mondo conoscono il rapporto tra la celebrity, classe 1928, e il settore dell’automotive. Un aspetto che il Petersen Museum di Los Angeles sta per indagare per la prima volta in trent’anni, con mostra Andy Warhol: Cars – Works from the Mercedes-Benz Art Collection, che sarà inaugurata sabato 23 luglio. Nella Armand Hammer Foundation Gallery al primo piano del Museo verrà instaurato un dialogo tra cinque degli otto veicoli raffigurati da Warhol e i rispettivi originali, esposti per l’occasione. Il risultato sarà quindi una rassegna di estrema rarità, che presenterà alcune delle automobili più iconiche di tutti i tempi, accompagnate da una quarantina di opere d’arte Pop che le ritraggono, provenienti dalla Mercedes-Benz Art Collection.
Mostri della velocità. Arriverà appositamente dalla Germania anche una delle vetture in mostra, per la precisione dal Mercedes-Benz Museum di Stoccarda: è la W125, una delle monoposto più potenti della storia (foto qui sopra) costruita come racer da Grand Prix nel 1937 con motore a 8 cilindri e compressore volumetrico, in grado di sviluppare 637 CV. Altro prestito dal museo della Casa, la C 111 II del 1970, modello sperimentale con carrozzeria in vetroresina e motore rotativo Wankel, nato per raggiungere la velocità di 200 miglia all’ora. La raccolta comprenderà poi la leggendaria W 196 R del 1954, un modello pilotato da stelle del volante come Juan Manuel Fangio e Stirling Moss e che ha vinto due campionati mondiali di Formula 1. Una splendida chicca in arrivo dall’Indianapolis Motor Speedway Museum.
La Rolls-Royce di Andy. Ciliegina sulla torta, in una sala sarà esposta anche l’auto personale di Andy Warhol: una Rolls-Royce Silver Shadow del 1974. L’artista, il cui ritratto di Marylin Monroe è stato venduto di recente per la cifra record di 195 milioni di dollari, acquistò la berlina appena raggiunto il successo e la tenne con sé per il resto della vita. Pur senza averla mai guidata: lui, che non aveva la patente né si avvaleva a quanto pare di un autista, chiamava gli amici a fargli da chauffer. E così, i driver che si sono susseguiti al volante della Silver Shadow più Pop del pianeta si chiamano Mick Jagger, Imelda Marcos, Liza Minnelli…
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