Alla festa del Club Auto Moto d’Epoca Perugino

Con una pioggia a catinelle che è scesa per tutta la mattinata, la giornata non era delle più invitanti. Eppure, sabato 3 dicembre, nessuno, al parcheggio del Quasar Village di Perugia, è voluto mancare all’appello. Circa 40 equipaggi si sono sfidati con il consueto entusiasmo che contraddistingue immancabilmente certe occasioni del Camep, in una gara di regolarità a eliminazione su doppio percorso dal titolo Quarantesimo secondo, in onore dei quarant’anni del sodalizio. Già, perché tanto è ormai passato da quel 29 ottobre del 1982, quando il Club d’Auto e Moto d’Epoca Perugino è stato fondato e, come a voler riportare le lancette del tempo ad allora, la pioggia di sabato mattina ha ricordato lo stesso clima freddo e piovoso del primissimo raduno del Club, avvenuto in una domenica di fine novembre. Neanche a farlo apposta.

Intanto, all’interno della struttura commerciale, già dal mercoledì due Fiat dei soci del Club hanno aperto un dialogo a tu per tu fra passato remoto e tempi più recenti simboleggiando due periodi storici della marca di automobili italiana per antonomasia che più lontani fra loro non potrebbero essere. Il compito di attrarre l’attenzione del pubblico nei confronti del motorismo storico, e diffonderne la cultura, è stato infatti affidato a una splendida Fiat Barchetta spider blu e a una Fiat Tipo 2, meraviglie uscite rispettivamente negli anni Novanta e negli anni Dieci del secolo scorso, quando le automobili della Casa torinese erano tra le migliori al mondo per la loro qualità e le loro caratteristiche tecniche. Del resto la Spider, prodotta nel 2001 con motore a 4 cilindri in linea da 1800cc e una potenza di 130 CV, se non fosse nata prima la sua illustre antenata – in questo caso risalente al 1914 – non sarebbe esistita. In altre parole, per le “anziane” ci vuole rispetto e, soprattutto, vanno conosciute. Con i suoi 26 CV e i freni meccanici solo sulle ruote posteriori, la Tipo 2, con motore a 4 cilindri anche lei, di 2800cc, viaggiava su terreni non asfaltati come erano allora le strade in Italia e non aveva impianto elettrico ma soltanto dei grandi fari alimentati a carburo. (Segue sotto la fotogallery)

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I festeggiamenti per il compleanno a cifra tonda del Camep sono proseguiti nel tardo pomeriggio di sabato ripercorrendo le tappe maggiori della vita sociale negli ultimi quattro decenni grazie a un excursus a cura del presidente Ugo Amodeo coadiuvato da foto e un filmato. È stato un momento di grande partecipazione da parte dei soci che, in una grande sala gremita dell’hotel Giò Arte e Vini di Perugia hanno ripreso in mano l’album dei ricordi tra eventi, viaggi, iniziative solidali, uscite e ricorrenze passati, dando un particolare rilievo alla Coppa della Perugina, la manifestazione di punta del Camep, e celebrando i fondatori del Club.

Due degli ex presidenti erano presenti – Maurizio Speziali e Leo Vicarelli –, mentre alla cena di gala con ben 195 invitati che si è tenuta subito dopo uno spettacolo in dialetto perugino ha partecipato Agnese Di Matteo, consigliere federale dell’Asi-Automotoclub Storico Italiano. Anche a lei è andata la speciale placca commemorativa creata per suggellare il 40esimo anniversario di quello che è stato il primo sodalizio dedicato ai veicoli storici nella regione. E, nel gran finale, sono stati premiati gli equipaggi vincitori della gara mattutina. Compreso il miglior femminile, capitanato da Silvia Dazzi. Ecco i primi tre in classifica: al terzo posto sono arrivati Renzo Paciotti e la moglie Ivana su Alfa Romeo Giulia Super, in seconda posizione Alessandro Valentini e la compagna Gemma su Mini Cooper Innocenti, mentre sul primo gradino sono saliti Riccardo Paglicci Reattelli e Simone Rondolini, che hanno gareggiato su una Fiat Punto Cabrio del 1997. E, se consideriamo che tra i primi due classificati c’è stato uno scarto di sole due penalità, possiamo avere un’idea del grado di antagonismo con cui si sono contesi l’ultimo secondo. Il Quarantesimo, appunto. LF

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